


Straordinario vedutista e fidato pittore di corte Jakob Philipp Hackert accresce la sua fama in Italia e, in particolare, grazie a Ferdinando IV di Borbone. I suoi dipinti sono un’importante testimonianza storica delle antiche vedute di una Caserta settecentesca.
La sua pittura caratterizzata dalla resa nitida dei dettagli naturali e dalla realistica descrizione dei luoghi dipinti l’ha reso famoso in tutta Europa.
Qui in anteprima per Modenantiquaria 2023 Antichità Giglio presenta la coppia di dipinti “Veduta del Monte Pisano con l’Acquedotto Mediceo” e “Veduta di Livorno dal Santuario di Montenero”.
Forse non tutti conoscono la storia di questo straordinario, prolifero pittore e instancabile viaggiatore, pittore amatissimo da nobili e reali.
Hackert, di origini prussiane, ottiene il suo primo incarico di rilievo dal barone Von Olthof, che gli fa da mecenate. Poco dopo il Re di Svezia lo chiama a Stoccolma per realizzare una serie di dipinti su commissione. Dalla Svezia si sposta poi ad Amburgo, Parigi per arrivare fino in Italia, prima in Toscana e poi a Roma, dove entra in contatto con la comunità dei pittori tedeschi e dove riceve alcune delle sue commissioni più importanti, sia dal pontefice Pio VI che dalla zarina di Russia Caterina la grande. Grazie a quest’ultimo incarico Hackert conosce Ferdinando IV che gli commissiona quattro dipinti raffiguranti “La mietitura a San Leucio”, “Il traghetto sul Sele”, “Il casino di caccia a Persano” e “La reggia di Caserta” vista dal belvedere dei cappuccini. I lavori sono presenti tutt’ora nella collezione della Reggia di Caserta. Il re resta talmente impressionato dalle sue opere che nel 1786 lo assume come suo pittore personale. Hackert si trasferisce a Napoli con i suoi fratelli in palazzo Cellamare, qui conosce Goethe, un incontro importante per l’accrescimento della notorietà del pittore. Goethe lo cita nella sua celebre opera “Viaggio in Italia” e gli dedica nel 1811 una biografia, tutt’oggi la fonte principale di informazioni sulla vita di Hackert.
I dipinti di Hackert si trovano, oltre che alla reggia di Caserta, in tutti i principali musei delle capitali d’Europa, in Russia e negli Stati Uniti; dipinti particolarmente esemplificativi della sua arte sono esposti nei tre Goethe-Museum a Francoforte sul Meno, Düsseldorf e Weimar.
JAKOB PHILIP HACKERT
(Prenzlau, Distretto di Brandeburgo, Prussia, 1737 – San Pietro di Careggi, Firenze, 1807)
Veduta del Monte Pisano con l’Acquedotto Mediceo, 1799
Veduta di Livorno dal Santuario di Montenero, 1800
olio su tela, cm 121×170.
Firmato, datato e titolato in basso a sinistra: “Filippo Hackert, depise 1800 / Veduta di Livorno presa di Montenero”Provenienza: Nobile Famiglia Toscana