


L’episodio di Sansone è sicuramente uno dei più avvincenti della Bibbia.
Tratta dal libro dei Giudici, la storia dell’erculeo ed impavido Sansone e della sua forza sovrumana, ha tutto il fascino della grande mitologia classica.
Invincibile per i nemici Filistei, anche Sansone, come ogni eroe che si rispetti, ha un unico punto debole: i capelli da cui trae la sua forza.
Curiosità: Nato nella tribù di Dan, fu consacrato nazireo: in omaggio a tale consacrazione era obbligato a portare i capelli lunghi ed il segreto della sua forza allude alla fedeltà al voto.
Ad ogni modo, tentato, sedotto ed ingannato dalla bellissima Dalila, precedentemente comprata dai nemici, Sansone cede: rivela il suo segreto alla donna che lo rasa e lo consegna ai Filistei.
L’epilogo della storia è poi ben noto: prigioniero e cieco, dopo aver subito mille sevizie, Sansone aspetta che i capelli e la sua forza ricrescano per poi sacrificarsi e distruggere il tempio di Dagon, ottenendo così la sua vendetta ma anche la sua redenzione.
Nella splendida rappresentazione di Sansone e Dalila portata a Modenantiquaria 2023 da Secol-Art Antichità di Davide Masoero e presentata qui in anteprima, l’autore, il grande Gerolamo Cenatempo, crea un magistrale contrasto ossimorico tra il colore della pelle dei due personaggi, riassumendo così perfettamente la natura della seduzione e dell’inganno.
SANSONE E DALILA
GEROLAMO CENATEMPO
(? – Napoli, 1744)
Olio su tela
151,5 x 258,5 cm.
firmato e datato Hieronimus Cenatempo F. 1713
pubblicazioni: Arte Cristiana, Anno LXXXVI 788 del 1998
Memorie dell’Accademia Lunigianese di Scienze, 2018