



Sibilla: nome che deriva dal greco, sinuoso e avvolgente, sinonimo di virtù profetiche e preveggenze ma sinonimo anche di “oscuro” “ambivalente” “poco chiaro”.
Si usa infatti dire “le tue parole sono sibilline” …quando non se ne intende il reale significato in modo immediato perché celato e nascosto tra le parole stesse.
Le Sibille sono personaggi storici e mitologici insieme, sono vergini in grado di dare responsi ed esprimere profezie che sempre si sono avverate anche se in forma oscura e ambivalente quasi sotto forma di rebus.
Chi non ha sentito parlare di Edipo…dal cui nome deriva il “complesso di Edipo” tanto sfruttato nella attuale psicologia clinica e al quale si fanno risalire tantissime caratteristiche maschili? Ebbene Edipo si unisce alla madre e uccide suo padre nonostante la Sibilla Cumana lo avesse messo in guardia. La profezia fu però talmente “sibillina” cioè oscura e ambivalente che Edipo scappa di casa per non unirsi a colei che riteneva la madre e non uccidere suo padre. Edipo era stato invece ritrovato in una cesta sul fiume da coloro che credeva fossero i suoi genitori e non poteva certo saperlo…e così allontanandosi da casa va incontro al suo ineluttabile destino. Durante il viaggio incontra il suo vero padre che, vestito da viandante, gli sbarra la strada provocando la rabbia di Edipo che estrae la spada e lo uccide.
Prosegue il viaggio e incontra la regina sua vera madre..di cui si innamora e dalla quale nasce una stirpe regale frutto di un peccato supremo chiamato in Grecia al tempo Ubris. Scoprendo poi la verità si acceca ed erra vagabondo per il mondo sino alla sua morte.
Le Sibille erano le sacerdotesse di Apollo, vergini vestali di incantevole bellezza e di sensuali movenze.
La Sibilla Cumana, il cui nome deriva dalla scelta di ritirarsi e praticare l’arte divinatoria a Cuma vicino a Napoli, è la più importante tra le vestali…Apollo la amò moltissimo ed esaudì il suo desiderio di vivere per sempre. Sibilla dimenticò però di chiedere l’eterna giovinezza e col passare degli anni divenne sempre più vecchia e piccola, consumandosi finché di lei non restò solo una voce in un’ampolla, continuando a divulgare le sue profezie. La figura della Sibilla ha ispirato artisti di ogni epoca, e i contemporanei non sono da meno.
Lo sapete che le sibille sono anche antiche carte (come lo sono i Tarocchi) usate a scopo divinatorio?
Sono carte chiacchierine e pettegole, indicate per i responsi d’amore.
Hanno una grafica intuitiva, colorata e ricca di significati.
Un mazzo di sibille è composto da 52 carte: i semi delle Sibille sono quattro: cuori, picche. fiori e quadri proprio come le famosissime carte da poker. Il seme dei fiori indica gli eventi positivi, le novità, le speranze, rimanda all’energia, alla creatività e all’ottimismo. Il seme dei quadri indica gli affari, le questioni economiche e il denaro.
Il seme dei cuori, affetti, sensibilità, emozioni e sentimenti. Il seme di picche rimanda al coraggio e preannuncia difficoltà e lotte.
La “Sibilla” di Cristoforo Serra Vi aspetta da ALTOMANI & SONS, Galleria Il Correggio 8B, per rivelarvi segreti e preziosi indizi.
Vi aspettiamo a Modenantiquaria dal 26 marzo al 3 aprile.
Cristoforo Serra
(Cesena 1600 – 1689)
Sibilla
Olio su tela
Dimensioni cm. 121 x 94,5