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Opera davvero strabiliante la Sirena acefalea di Giorgio Baratti Antiquario.
Le Sirene (Σειρῆνες, Sirenes o Sirēnae) sono figure mitologiche fra le più note e diffuse nelle credenze popolari, nella letteratura e nell’arte della Grecia antica e, per riflesso, in quelle di Roma.
Nelle credenze popolari greche dei secoli VII-V a. C. e nei monumenti figurati corrispondenti le sirene ci si presentano nel loro aspetto, come geni della morte, al pari delle Erinni, come esseri appartenenti a quella lugubre e temuta schiera di Ecate della quale fanno pure parte le Arpie, le Lamie e Thanatos stesso. Tutte queste sono anime di defunti non placate dai rituali delle tombe e per questo hanno il gusto e il desiderio del sangue e cercano di attirare a sé i mortali, ammaliandoli e seducendoli.
L’etimologia del nome “Sirena” è molteplice; alcuni ne hanno ricollegato il nome alla radice semitica sir ovvero “canto”; altri si sono richiamati al greco σειρά ovvero “fune, corda”, sicché “sirena” sarebbe “colei che incatena, che avvince”; altri ancora derivano il nome “sirena” dal termine σείριος “ciò che brilla, che arde”, identificandole con la personificazione dell’incanto del mezzogiorno.
Le Sirene compaiono già in Omero, nell’Odissea: Circe le descrive a Ulisse come le muse del mare, che ammaliano col loro canto i naviganti, e infatti, quando la nave di Ulisse è giunta in prossimità della loro sede, si calmano i venti e s’ode la dolcissima voce delle Sirene, che chiamano Ulisse e gli rievocano le gloriose gesta compiute intorno a Troia.
Nella poesia alessandrina troviamo la genealogia delle Sirene: figlie di una musa (di Mnemosine, di Tersicore o di Calliope) e del fiume Acheloo; secondo un’altra versione, che risale probabilmente ad Esiodo, si dicevano figlie di Forchi e di Cheto. Intorno alla loro origine, si favoleggiò ch’esse fossero state le compagne di giochi di Persefone moglie del Dio degli Inferi, trasformate da Demetra in uccelli, in punizione di non avere aiutato la loro divina compagna, quando Ade era comparso per rapirla.