

Salomone è la figura forse più controversa e ambigua dei mitici re d’Israele.
Terzo sul trono, figlio di David e Betsabea, è passato alla storia per la sua grande saggezza e per il periodo di pace e prosperità che ha connaturato il suo regno.
Eppure attorno alla sua figura si sono costruite innumerevoli leggende ambigue, che affiancano all’indiscussa saggezza pratiche occulte come la magia, il parlare con gli animali ed il dominare gli spiriti.
Lo splendido dipinto di Giuseppe Varotti “ Salomone incensa gli idoli” portato a Modenantiquaria 2023 da Antichità Le Due Torri e qui presentato in anteprima, rappresenta magistralmente un altro aspetto ambiguo della vita del re.
Infatti, la leggenda vuole che Salomone si circondasse d’un harem ricco di ben settecento principesse e oltre trecento concubine e che, per non dispiacerle, fosse da queste indotto ad adorare le loro altrettanto numerose divinità, pur avendo egli fatto edificare nel cuore della sua capitale il celebre Tempio di Gerusalemme.
La morale, decisamente misogina, che sottende alla leggenda è quella latina : «Mulieres apostatare faciunt sapientes», che si traduce con «Le donne fanno allontanare dalla retta via persino i saggi», anche il più saggio dei saggi.
Salomone incensa gli idoli
Giuseppe Varotti
(Bologna, 1715 – Bologna, 1780)
Olio su tela, cm 138 x 98.