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LA MAGIA E IL FASCINO di VENEZIA in Galleria Mason-Padova.

Grubacs e “Festa in Canal Grande, Veduta di Ca’ D’Oro al chiaro di luna”:
seguace del vedutismo veneto del Settecento, illustra in questo dipinto, con la magica sensazione delle feste notturne, Venezia che festeggia la liberazione della città dall’Impero Austriaco nel 1866
dopo la sconfitta di Sadowa, scegliendo la visione del Canal Grande e lavorando i dettagli dei riflessi della luce lunare e delle lanterne nell’acqua. In questo dipinto sono ritratti Ca’ D’Oro, uno dei palazzi più affascinanti di Venezia simbolo del gotico veneziano, con alla sua sinistra Palazzo Giusti e Palazzo Fontana.

Ca’ d’Oro, vero gioiello di architettura gotica veneziana paragonabile solo a Palazzo Ducale, è uno degli edifici più ammirati di Canal Grande a Venezia. Il perché si chiama così forse non è noto ai più…

Ca’ d’Oro nasce dall’amore e dall’energia di due personalità eccezionali: Marino Contarini all’inizio del 1400 e Giorgio Franchetti, 5 secoli dopo. Contarini la fece costruire e assoldò i due più bravi scultori dell’epoca ovvero Matteo Raverti (scultore e architetto anche del Duomo di Milano e Palazzo Ducale) e Giovanni Bon. Ma non solo… chiamò un esercito di artisti, da Niccolò Romanello ad Antonio Frison e Giacomo Passerotto e poi ancora Giacomo da Como e Gasparino Rosso.. che diedero vita al più bel Palazzo gotico di Venezia.

Il cantiere di Ca’ d’Oro diventa così un crogiolo di innovazioni, di contaminazioni tra lo stile lombardo del Raverti ai cromatismi del Bon. Giovanni Chalier elabora poi una sontuosa decorazione pittorica per la facciata. Ed ecco il perché lo splendido edificio fu così nominato: dato che i veneziani sono soliti dare nomignoli a tutto comprese le Chiese, vedendo riflettersi nelle acque del Canal Grande un mare di colori e bagliori provenienti dalla facciata del Palazzo, estasiati e inondati da questa luce quasi fiabesca la chiamarono Ca’ d’Oro.

Ora Ca’ d’Oro è sede della prestigiosa Galleria Giorgio Franchetti che ospita su due piani l’importante Collezione del Barone che nel 1916 donò allo Stato Italiano le sue raccolte e l’edificio stesso, dopo averne ripristinato, con ingenti restauri, lo splendore originario.

“Festa in Canal Grande, Veduta di Ca’ D’Oro al chiaro di luna” di Carlo Grubacs
(Venezia 1802-1878)
olio su tela, cm. 80×120
Firmato in basso a destra “C. Grubacs”