


Longari Arte Milano presenta tre Capolavori: “Savoia Angelo (musicante?)” del XV secolo in legno di rovere policromato , Mario Negri e “Il vecchio re – omaggio all’Antelami” del 1972-1973 in bronzo, “Erma-ritratto di Sofocle” in marmo di Scultore lombardo.
ANGELI… il loro nome deriva dal greco ángelos, che significa “messaggero”. Per le tre religioni monoteiste ‒ ebraismo, cattolicesimo e islamismo ‒ gli angeli sono creature di Dio e svolgono la funzione di messaggeri della divinità; vengono in aiuto agli esseri umani, che li hanno sentiti sempre così vicini da istituirne un culto vero e proprio.
In tutte le religioni esistono personaggi che hanno la funzione di intermediari fra gli uomini e il mondo divino. Nelle religioni politeiste la distanza fra gli dèi e gli uomini non è incommensurabile: gli dèi stessi spesso comunicano le proprie intenzioni e gli uomini hanno molte possibilità di accostarsi alla sfera divina mentre nelle religioni monoteiste, un dio unico crea il mondo intero e quindi la distanza fra gli uomini e Dio rischia di diventare incolmabile. Ecco perché nasce la figura dell’Angelo la cui funzione è quella di colmare la distanza da Dio e comunicare agli uomini i Suoi voleri.
Gli angeli sono rappresentati, da tantissimi artisti, “con le ali” per indicare ciò che va al di là della natura umana, ma anche per evocare la loro funzione di agili comunicatori e messaggeri alati; sono in genere giovani e più belli degli umani e hanno un aspetto asessuato, perché la sessualità era considerata qualcosa di impuro. Gli angeli sono rappresentati a volte come la corte di Dio, altre volte come ribelli a Dio diventando così veri demoni. Gesù nel Vangelo dice che “gli angeli dei bambini vedono di continuo il volto di Dio”, espressione all’origine della credenza dell’angelo custode.
Savoia Angelo (musicante?) XV secolo, terzo quarto legno di rovere policromato cm 82 x 24 x 20
Mario Negri (Tirano, 1916 – Milano, 1987) Il vecchio re – omaggio all’Antelami 1972-1973 bronzo, cm 55 × 26.5 × 38 (esemplare 2/4, firmato sul retro)
Scultore lombardo Erma-ritratto di Sofocle XVI secolo, fine – XVI secolo, inizio marmo, cm. 37 x 25 x 17