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Un percorso seducente, quanto insolito, fra i chiari di luna eredi del Romanticismo ottocentesco in REVE ART!

Il Notturno nell’arte del Novecento: ecco il tema espositivo che verrà proposto in questa XXXVI edizione di Modenantiquaria dalla galleria Reve Art di Bologna su progetto di Clara Santini. Un percorso seducente, quanto insolito, fra i chiari di luna eredi del Romanticismo ottocentesco, le cascate di stelle secessioniste, i vibranti, quanto brutali caleidoscopi cromatici dell’Espressionismo; dalle atmosfere immemori di Venezia, ammantate di certo brumoso decadentismo dannunziano, sino alle misteriose cosmografie sceniche dell’astrattismo degli anni Cinquanta. Venti dipinti, tutti diversi, ma ugualmente illuminati dall’ombra di ungarettiana memoria. Clara Santini

FERRUCCIO SCATTOLA e “I fuochi a Venezia” del 1929: la pittura di Ferruccio Scattola è discreta e gentile, la luce è soffusa e scivola su ogni cosa. Le sue opere sono realizzate con un naturalismo sognante, ma molto concreto. Scattola così si racconta: “Finiti pochi corsi di studi, mi misi a dipingere da solo, senza guida, rimanendo da principio alcun poco titubante fra l’entrare all’Accademia o mettermi con qualche maestro. Non decisi né l’una cosa né l’altra e continuai a studiare da per me la natura. Ma la natura, lo studio e l’amore che le ho dedicato, non mi portano davvero ad amare nell’arte le forme troppo obbiettive; al contrario sono convinto che l’eccellenza di un’opera consista nel tradurre il vero, attraverso la sensibilità dell’artista, in quella forma elaborata e commossa che si chiama stile”.

Importanti Opere di Scattola si conservano nella Galleria d’Arte Moderna di Roma e precisamente “Impressioni del mercato di Assisi”, “Il maniscalco” e “Le crete di Volterra”. Nella Galleria d’Arte Moderna di Milano è collocato “Fine di marzo”. Altre sue opere si trovano nel Museo Querini Stampalia di Venezia, nel Museo Marangoni di Udine, nel Museo Revoltella di Trieste, a Parigi è collocato “Notturno a San Gimignano”.

FERRUCCIO SCATTOLA
(Venezia, 1873 – Roma, 1950)
I fuochi a Venezia, 1929
Olio su tela, cm. 69×78,5

Firmato in basso a sinistra.
Retro: etichetta del Ministero della Pubblica Istruzione. Direzione Generale delle Belle Arti che documenta la partecipazione del dipinto all’Esposizione Internazionale di Barcellona del 1929. L’etichetta riporta il nome e l’indirizzo dell’artista, il titolo dell’opera, il prezzo in pesetas. Esposizioni 20 maggio 1929 – 15 gennaio 1930, Barcellona, Esposizione internazionale