


A Venezia nel ‘700 si laccava di tutto, dagli oggetti di lusso a quelli d’uso quotidiano, servizi da toeletta, vassoi e guantiere, scrigni, tabacchiere, custodie per gli occhiali e molti altri ancora.
I manufatti laccati “façon de la Chine” diventano una vera e propria moda che sconvolge l’Europa intera.
La Serenissima diventa la prima produttrice indiscussa di questi ricercati manufatti resi traslucidi dall’ “impossibile vernice orientale”. Porto d’imbarco per eccellenza verso il Levante e tappa finale obbligata per le navi che ne fanno ritorno, Venezia è andata accumulando, nel corso dei secoli, un considerevole patrimonio di conoscenze tecniche in materia di vernici orientali, gelosamente monopolizzato dalle botteghe dei “depentori alla cinese”, gli artigiani dediti alla pratica della laccatura, detentori di ricette segrete, gelosamente custodite e tramandate all’interno di ciascuna bottega, tutte, sostanzialmente, a base di sandracca, la cosiddetta “ambra orientale”, considerata la vernice per eccellenza.
Innumerevoli sono le testimonianze di questa estrosa ed irripetibile stagione ornamentale che spesso ha ispirato artisti come Sebastiano Ricci, Giuseppe Zais, Francesco Zuccarelli, Gaspare ed Antonio Diziani. E non manca una vena decorativa dalla maliziosa ispirazione popolaresca, come nel vassoio in lacca azzurro oltremare presentato da Reve Art Gallery (Modenantiquaria, Galleria Guido Reni 11) al centro del quale avanza il goffo Cacasenno pomposamente in groppa ad un destriero.
Il gustoso episodio raffigurato a monocromo, ovvero La partenza di Cacasenno, è tratto da un olio su rame del 1701 di Giuseppe Maria Crespi, conservato a Roma nella Galleria Doria Pamphilj. Divulgato nel volume a stampa Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno del cantastorie bolognese Giulio Cesare Croce, pubblicato a Bologna per i tipi di Lelio dalla Volpe nel 1736, viene preso a pretesto dal depentore veneziano per una raffinatissima, ma garbatamente ironica divagazione pittorica.
Manifattura Veneziana
Vassoio, 1750-1760 circa
Legno dolce laccato, cm. 58.5×40
Bibliografia di riferimento
C. Santini, Le lacche dei Veneziani. Oggetti d’uso quotidiano nella Venezia del Settecento, Modena 2003, p. 163, scheda n. 131